per i corsi di
Politica Economica
Politica Economica e del Commercio Internazionale
Politica Economica internazionale e dei Paesi in via di sviluppo
Il presente documento intende essere un suggerimento per la stesura di prove finali e tesi di laurea.
Prima di iniziare il lavoro di tesi si consiglia di consultare il Regolamento Prove finali e Tesi di laurea:
- La struttura della tesi
- FRONTESPIZIO (v. modello unimol)
- INDICE
- INTRODUZIONE
- CAPITOLI
- CONCLUSIONI
- BIBLIOGRAFIA
- SITOGRAFIA
L’indice deve essere strutturato in modo formale, come nell’esempio che segue: ________________________________________________________________
Introduzione………………………………………………………………......………….p
I. titolo del capitolo…………………………………….………………………....…...…p
1.1 Titolo del paragrafo…………………………………………………………....……p
1.1.1 Titolo del sottoparagrafo (se previsto)…….………………..……………......…p
1.1.2 Titolo del sottoparagrafo (se previsto).…………………………..…….…….....p
1.2 Titolo del paragrafo …..…………………………………………………..…….......p
1.3 …….
II. titolo del capitolo........................................ …………………….…………..…......p
2.1 …….
CONCLUSIONI …………………………………….
BIBLIOGRAFIA ………………………….
SITOGRAFIA ________________________________________________________________
- Lunghezza della tesi:
Il numero di pagine del lavoro della prova finale deve essere compreso indicativamente tra le 50 e 80 pagine, per la tesi di laurea deve essere compreso tra 90 e 120.
- L’indice
L'indice è la prima cosa da scrivere subito dopo aver delineato l’argomento ed il titolo (anche provvisorio) della Tesi. Nella fase iniziale della stesura della tesi scrivere l’indice serve a chiarire allo studente e al relatore la struttura del lavoro da realizzare. Nel corso della stesura è altamente probabile che l’indice stabilito all’inizio venga modificato in relazione all’evoluzione e all’ampliamento della ricerca in corso.
- L’introduzione
L’introduzione deve descrivere nel modo più chiaro possibile il lavoro svolto. L’introduzione deve contenere le motivazioni che hanno spinto alla scelta dell’argomento della tesi, illustrare l’originalità del lavoro, indicare gli obiettivi che si prefigge di raggiungere, presentare gli strumenti utilizzati, anticipare i principali risultati raggiunti e mostrare l’organizzazione del lavoro in parti e capitoli.
- Le conclusioni
Le conclusioni devono fornire una sintesi della tesi, discutere i risultati più importanti emersi, prospettare eventuali possibili sviluppi della ricercae riportare delle riflessioni e considerazioni dello studente.
- Le note
Le note hanno la funzione di ampliare e/o approfondire alcuni aspetti trattati nel lavoro e vanno riportate a piè di pagina.
- Le citazioni
Le citazioni devono riportare il nome dell’autore e l’anno di pubblicazione dell’opera accanto ad un’affermazione che sintetizza o parafrasa quella originale.
Se si vuole riprodurre integralmente un frammento di testo di un altro autore occorre mettere il testo tra “virgolette” e in corsivo e citare l’autore inserendo il numero della pagina esatta in cui è scritto il testo riprodotto.
- La Bibliografia
Tutte le citazioni devono essere riportate per intero nella sezione della Bilbliografia.
La bibliografia nella redazione di un lavoro di tesi deve contenere l’elenco (in ordine alfabetico secondo il cognome degli Autori) dei libri e degli articoli (o dei siti web) consultati dall’autore.
Per i siti web può essere aggiunta la sezione “Sitografia”
Avvertenze
- Lo studente deve informarsi preventivamente e per tempo circa le varie e indispensabili formalità burocratiche e amministrative.
- L’elaborato finale deve essere consegnato al docente almeno 7 (sette) giorni prima della consegna in segreteria, per le correzioni finali e per il visto per la consegna e la stampa, pena lo slittamento della discussione alla seduta di laurea successiva.
- Il plagio è un'appropriazione tramite copia totale o parziale di un'opera dell'ingegno scritta da altri, - anche quando siano inserite nella propria opera solo parti di altre senza indicarne la fonte. Nelle tesi di laurea il plagio può manifestarsi in diverse forme:
- copia-incolla del lavoro di un’altra persona, parola per parola, senza una corretta citazione diretta
- parafrasi del lavoro di un’altra persona senza la corretta citazione della fonte
- una teoria o il pensiero di un’altra persona presentato come proprio, senza indicarne l’autore e la fonte
- un lavoro scritto da un collaboratore o da un’altra persona presentato come proprio, anche nel caso in cui l’altra persona sia d’accordo
Il plagio è sanzionato dall’ordinamento giuridico come un reato, punibile con reclusione non inferiore a sei mesi, a norma della legge n. 475 del 9 aprile del 1925 sulla “Repressione della falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di lauree, diplomi, uffici e dignità pubbliche” (come ribadito dalla sentenza della sezione penale della Corte di Cassazione n. 18826 del 12 maggio 2011).
Prof.ssa Maria Cipollina