Studi universitari
Salvatore Monda si è laureato in Lettere il 2 aprile 1992 presso l’Università degli Studi di Roma «La Sapienza», con una tesi dal titolo Carmina Latina epigraphica non funerari. Raccolta di testi con edizione, traduzione e commento (relatore Prof. Leopoldo Gamberale, correlatore Prof. Silvio Panciera). Nel 1995 è stato ammesso a frequentare i corsi di durata triennale del Dottorato di ricerca in Filologia greca e latina (X ciclo) presso l’Università degli Studi di Pisa (Coordinatore Prof. Gian Biagio Conte); il 14 giugno 1999 ha conseguito il titolo di Dottore di ricerca presentando la seguente dissertazione finale: T. Macci Plauti Deperditarum fabularum fragmenta.
Posizione accademica
Dal 16 marzo 1999 Salvatore Monda è stato Ricercatore universitario per il settore scientifico-disciplinare L-FIL-LET/04 (Lingua e letteratura latina). Ha prestato servizio presso l’Università della Calabria (Arcavacata di Rende - Cosenza), dove dall’anno accademico 2001-2002 ha tenuto in affidamento il corso di Lingua latina. Dal 27 dicembre 2004 lavora presso l’Università degli Studi del Molise, dove insegna Lingua e letteratura latina, Filologia latina e Storia del teatro romano. Dal giugno 2014, a seguito del conseguimento dell’abilitazione scientifica nazionale per i settori concorsuali 10/D3 Lingua e letteratura latina e 10/D4 Filologia classica e tardoantica, Salvatore Monda è professore associato di Lingua e letteratura latina.
Aree di interesse scientifico
Il principale settore di ricerca di Salvatore Monda è rappresentato dallo studio del teatro antico e, in particolare, della commedia latina arcaica: ha scritto su Plauto, di cui ha anche pubblicato un’edizione della Vidularia e dei deperditarum fabularum fragmenta (Sarsinae et Urbini, QuattroVenti, 2004), si è occupato della tradizione indiretta di Terenzio, dei frammenti di Cecilio Stazio, della fabula Atellana, del teatro greco nel IV secolo. Attualmente ha in preparazione un’edizione con traduzione e commento dei Comicorum Romanorum fragmenta e sta lavorando a una edizione dei frammenti dell’Atellana (di cui ha già pubblicato alcuni lavori preparatori). Ma le sue ricerche s’indirizzano anche verso altre tematiche e altri testi: i carmina Latina epigraphica, l’Eneide di Virgilio, i trattati di geografia, gli indovinelli e gli enigmi greci e latini (su quest’ultimo tema ha curato il volume Ainigma e griphos. Gli antichi e l’oscurità della parola, Pisa, ETS Edizioni, 2012). È inoltre autore del terzo volume di un manuale di letteratura latina ad uso dei licei: Ingenium et ars, 3. L’età imperiale, a cura di Luca Canali, Milano, Einaudi Scuola, 2014. Fin dagli inizi della sua attività scientifica, inoltre, Salvatore Monda ha coltivato un particolare interesse anche per la letteratura latina medievale e umanistica.
Attività editoriali e Collaborazioni
Nel 1995 Salvatore Monda ha collaborato alla redazione del XVII volume di Medioevo Latino. Bollettino bibliografico della cultura europea da Boezio a Erasmo (secoli VI - XV), Spoleto 1996. Dal 1996 al 1998 ha fatto parte della redazione dell’Enciclopedia Oraziana (diretta da Scevola Mariotti), opera in tre volumi edita dall’Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani (ha curato anche alcune voci per il II e il III volume). Attualmente fa parte della redazione di Rationes Rerum. Rivista di filologia e storia e del comitato scientifico della collana di Classici latini per l’Università (Bononia University Press). Dal 2004 è socio del CISP, il Centro Internazionale di Studi Plautini di Urbino. Dal 2016 è membro del Centro di poesia greca e latina in età tardoantica e medievale, che ha sede presso l’Università di Macerata.